Un piatto rustico con una storia affascinante
Il Tordo Matto di Zagarolo è una delle ricette più affascinanti e caratteristiche della cucina laziale. Si tratta di involtini di carne equina, sapientemente farciti con un trito di aromi e grasso, poi cotti alla brace o in padella. Un piatto che unisce sapori intensi a una lunga storia popolare, tramandata di generazione in generazione nel cuore del Lazio.
Oggi il Tordo Matto è riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) della Regione Lazio e ogni anno viene celebrato con un evento tutto suo: il Festival del Tordo Matto, che si tiene a giugno nel centro storico di Zagarolo, borgo situato nell’area dei Castelli Romani.
Origine del nome: tra leggenda e realtà
Secondo la leggenda, il piatto avrebbe origine nel 1526, durante la calata dei lanzichenecchi. Un soldato tedesco, rifugiatosi nelle campagne di Zagarolo, venne accolto da una coppia di contadini che, per sfamarlo, prepararono involtini con la carne del cavallo del soldato, morto poco prima. Il soldato, soddisfatto e ubriaco, si addormentò farfugliando la parola “Drossel”, che in tedesco significa “tordo”.
Da quel giorno, quel piatto fu soprannominato “Tordo Matto” per via del comportamento bizzarro dell’uomo.

⏲ Tempo di preparazione 20 minuti circa
🔥 Tempo di cottura 20 minuti circa
Dosi per 4 persone (8 involtini)
Ricetta di media difficoltà ⭐️⭐️⭐️⭐️
Ingredienti
- 8 fettine sottili di carne equina (oppure bovina se non reperibile)
- 80 g di grasso di prosciutto o pancetta tritata
- 2 spicchi d’aglio
- 1 mazzetto di prezzemolo fresco
- Semi di coriandolo (opzionali)
- Sale e pepe nero q.b.
- Olio extravergine d’oliva
- Spago da cucina o stuzzicadenti
Procedimento
Questo il procedimento step by step
1. Prepara il battuto aromatico
Trita finemente il grasso di prosciutto con l’aglio, il prezzemolo, un pizzico di pepe e, se ti piace, un pizzico di coriandolo pestato. Questo sarà il cuore aromatico degli involtini.
2. Farcisci gli involtini
Disponi le fettine di carne su un tagliere, salale leggermente, e distribuisci il trito preparato sopra ogni fetta. Arrotola la carne stretta e chiudila con dello spago da cucina o uno stecchino.
3. Cottura tradizionale
Il metodo originale prevede la cottura alla brace, che dona agli involtini un profumo affumicato e irresistibile. In alternativa puoi rosolarli in padella con un filo d’olio extravergine, girandoli spesso per dorarli su tutti i lati. Se vuoi, sfuma con un po’ di vino rosso e lascia evaporare.
4. Servizio
Servi i tordi matti ben caldi, accompagnati da pane casereccio, cicoria ripassata o patate al forno. Il piatto si esalta con un bicchiere di Cesanese del Piglio o un rosso dei Castelli Romani.

Varianti e curiosità
In alcune famiglie si aggiunge pecorino grattugiato al ripieno per arricchirne il sapore. L’aglio può essere sostituito o accompagnato da cipolla rossa per un gusto più morbido.
Il Festival del Tordo Matto attira ogni anno migliaia di visitatori, ed è anche un’occasione per degustare altri prodotti tipici di Zagarolo come vino, porchetta e dolci locali.
Conclusione
Il Tordo Matto di Zagarolo è più di un piatto: è un racconto di popolo, una tradizione che unisce la semplicità contadina all’ingegno gastronomico. Una ricetta da riscoprire e condividere, magari durante una serata in compagnia, tra buon cibo e vino del territorio.













